lunedì 9 agosto 2010

Ma cosa è il pollice verde?

Cosa accomuna il Pallone d’oro, un premio Nobel, la Bacchetta magica e il Pollice verde?

Il talento.

Il pollice verde, quanto un piedino delicato, un’intelligenza sopraffina o una grande capacità artistica, è un dono della natura, un bacio della fortuna che concede ad alcuni di emergere imperiosamente dalla media (in modo del tutto naturale, senza sforzo, roba da cagnarsi le dita).

Quando si incontra un talento sia per questione di stile (la gelosia è poco elegante) sia per una questione di opportunità è meglio approfittare per imparare.

Sì. Perché se l’eccellenza si raggiunge solo col talento, è pur vero che, grazie allo studio e alla tenacia, è possibile ottenere risultati ottimi.

La via dell’applicazione è costellata di sconfitte (oh, quanto aiutano a crescere!) e arrabbiature (controlliamo la respirazione e prendiamole come esercizio spirituale). Ma prima o poi l’amore arriva.

A coloro che ritengono di avere un pollice nero (un nome a caso: vito) consiglio, come terapia di base, i cactus.

Dimenticate che esistono per evitare inopportuni eccessi d’amore, ma per sicurezza notatevi in agenda un’innaffiatura al mese.

Non aspettatevi grandi ringraziamenti: sono spinosi come maestri zen, ma se fate dei passi verso la comprensione, un effimero fiore notturno ve lo regalano.



Nessun commento:

Posta un commento