lunedì 16 agosto 2010

L'ambito bene d'esportazione

Un articolo apparso giorni fa sul Corriere del Ticino che mi ha divertito, eccovelo magari diverte anche voi.


Niente sbrinz, coltellino Victorinox o matite Caran d’Ache.
Neanche macchina per cucire Bernina, maionese Thomy o attaccapanni Stewi.
No, il bene svizzero d’esportazione più ambito è la democrazia diretta.
Almeno secondo il sondaggio pubblicato dal settimanale sviizerotedesco Wetlwoche e realizzato su quasi 1800 persone di alcune regioni limitrofe della Svizzera: Como/Varese, Savoia/Alta Savoia (F) Baden-Württemberg (D) e Voralberg (A).
Infatti, l’82% degli intervistati italiani e il 72% di quelli francesi sostengono che il proprio Stato dovrebbe prendere esempio dal sistema democratico elvetico, perché dà molta importanza alla “voce del popolo”. Non meno apprezzato è il sistema fiscale ed economico svizzero: il 70% dei tedeschi partecipanti all’inchiesta e il 78% degli italiani hanno risposto che su questo punto la Svizzera è più attrattiva del loro Paese. Anzi, su tutte le 1800 risposte, uno su due aderirebbe, per quanto riguarda la sua regione, alla Svizzere. Ma sarebbero contrari ad un’eventuale uscita della loro nazione dall’Unione europea.
Gli occhi “esterni” alla Svizzera apprezzano quindi soprattutto la forma politica del “popolo sovrano”

2 commenti:

  1. Non l'avrei mai detto.

    Non so come stanno messi tedeschi, francesi e austriaci, però non mi pare che comaschi e varesini siano proprio "famosi" per la loro grande partecipazione al voto popolare, che sacrifichino sabati e domeniche per andare a votare anzichè andarsene al lago o in montagna :-D. Vorrei proprio vederli andare a votare ogni domentica!

    Io, per quel che mi riguarda invece, sono particolarmente diffidente nei confronti del "popolo", troppo "cieco" e "manovrabile" secondo me: quindi viva il cioccolato, il formaggio e il coltellino svizzeriiiiiiiiiii e abbasso le votazioni svizzere.

    P.S. = sarebbe carino sapere che pensano gli svizzeri dei sistemi elettorali francese, tedesco, austriaco e italiano e, più in generale, cosa invidiano a questi :-)

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  2. Per rispondere al tuo giustissimo commento: Anche noi siamo emigranti!

    Ecco un articolo che definisce cosa spinge i cittadini elvetici dei paesi più appetibili doe emigrare.

    "Se c’è un dato che non conosce flessioni è il numero dei cittadini svizzeri che risiedono all’estero, la cosiddetta Quinta Svizzera.
    Ora siamo quasi a quota 685mila persone, con una crescita annuale di quasi novemila unità.
    Cresce, ma questo è ovvio, l’interesse per i paesi asiatici, dove si registrano i maggiori aumenti.
    Mentre l’Africa rimane fanalino di coda.
    Oltre la metà degli svizzeri all’estero sceglie comunque l’Europa come nuova dimora
    Interessante notare che il paese che raccoglie di gran lunga il maggior numero di cittadini elvetici è la Francia.
    Il quotidiano Basler Zeitung ha provato a capire cosa spinge tanti Elvezi in terra gallica
    Ed è giunto a varie conclusioni: la Francia è il paese giudicato con la migliore qualitàdi vita, malgrado una burocrazia massacrante e il forte carico fiscale.,
    E’ insomma l’art de vivre transalpina a fare la differenza .
    Cui si aggiungono però anche componenti più prosaiche, come per esempio il relativo basso costo di case e terreni, soprattutto in campagna.
    Qualcuno parte invece sicuro di trovare in Francia le condizioni migliori per realizzare i propri sogni.
    E poi ci sono i francesi: arroganti e aristocratici finchö si vuole, ma con una grande capacità di comunicazione intinta nello charme affinato in secoli di monarchia e soggiorni a corte.
    Che attira frotte di svizzeri pronti a lasciare il proprio Paese, per molti invece il vero paradiso in terra

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